La Bruera è un’azienda a ciclo chiuso. Sono coltivate granaglie necessarie per nutrire i maiali, lavorano la carne, ne curanola stagionatura e si occupano della vendita degli insaccati.
“L’attività nasce negli anni ’70 da un desiderio di famiglia, mio e di mia moglie Daniela, di vivere con i nostri figli a contatto con la natura, oltre a farne un mestiere dedito al foraggio e alla coltura cerealicola”, raccontano.
L’azienda si trova ai margini della Riserva Naturale Orientata delle Baragge, un altopiano unico conosciuto anche come “savana europea” per la presenza di una fitta brughiera di felci e brugo, da cui il nome “La Bruera”, e di ampie praterie che ricordano la savana africana. La fertilità del terreno viene garantita con la rotazione e il sistema della semina su sodo senza arare. Hanno diverse scrofe, alcune di razza Cinta Senese e altre più comuni come Landrace e Large White. Nei loro campi vivono allo stato semi-brado circa duecento maiali. Li nutrono con miscele di orzo e mais che preparano in cascina e li macellano quando hanno raggiunto il momento ottimale per la lavorazione, rispettando i loro tempi di crescita, un atto di amore che si riflette anche nella qualità della carne e del prodotto. La macellazione è regolamentata dal Servizio Veterinario Piemontese. Utilizzano budelli naturali ed erbe proprie, spezie, sale e vino delle colline di Castellengo. Non fanno uso di allergeni, conservanti, o di farine, quindi i salumi possono essere consumati anche da celiaci. La stagionatura avviene in cantina naturale, osservando i tempi di asciugatura che si rifanno soltanto alla loro esperienza personale. La loro produzione propone la Mula, una variante del salame cotto; il salam d’lula, un salume che si conserva sotto grasso; il salame di patata prodotto con patate coltivate in azienda, cotte e impasta con la carne; lardo alle erbe di qualità davvero particolare, che talvolta raggiunge i dieci, dodici centimetri di spessore; salami classici; paletta biellese, una sorta di prosciutto pregiato, un fiore all’occhiello della tradizione locale. Fanno inoltre parte dell’associazione Paletta Biellese.