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E-Bike Food Fest – Innovare nelle zone rurali

INNOVARE NELLE ZONE RURALI
Area vasta tra Biellese, Vercellese e Canavese
8 maggio 2024, ore 18.00, Salone Polivalente di Roppolo

INTERVERRANNO:

Filippo Barbera, RiAbitare l’Italia
Nazarena Lanza, Slow Food Travel Montagne Biellesi / Trappa / Biella Città Arcipelago
Enrico Giacopelli, coordinatore del progetto del Museo a cielo aperto dell’architettura moderna d’Ivrea
Presenta: Pancrazio Bertaccini, Assessore al turismo Comune di Roppolo

“E’ sempre più necessario liberarsi dell’idea che l’innovazione avvenga solo ed esclusivamente in città, che sia solo urbana, propria della metropoli. L’innovazione, invece, si sta sempre più spostando in molti luoghi considerati marginali, nelle zone rurali, sulle montagne, in quel 60% della superficie del Paese che fino ad ora è stato ‘svuotato’ da persone e risorse per ‘riempire’ le aree urbane, le città. L’epoca che viviamo viene definita quella della policrisi, ovvero l’accavallarsi di più crisi: quella climatica, quella sociale e quella economica, ma se ne posso aggiungere a piacere. Insomma un’epoca in cui, per risolvere i problemi che queste crisi inedite creano, bisogna trovare soluzioni nuove, bisogna ‘innovare’.”

Questo brano, tratto dal libro “Metromontagna, Un progetto per riabitare l’Italia” edito da Donzelli, ben si adatta alla situazione tra Biellese, Vercellese e Canavese, un’area vasta che ha al suo centro la Serra Morenica. Per molto tempo questa collina ha diviso Biella da Ivrea, invece da alcuni anni è, sempre di più, una cerniera che unisce queste due città e i territori che le circondano.
Quella metromontana è una prospettiva strategica da più punti di vista. Lo è per la gestione delle risorse naturali, come per la promozione del turismo, così come per il raorzamento della filiera corta e della agricoltura di qualità; ma soprattutto per il ripopolamento delle zone rurali e montane.
L’8 maggio pomeriggio a Roppolo avremo la possibilità di parlarne con uno dei curatori del libro, Filippo Barbera.
Insieme a lui ci saranno Nazarena Lanza che si sta occupando proprio di alcune di queste “innovazioni” nel Biellese e Enrico Giacopelli, cooordinatore del Museo a cielo aperto dell’architettura moderna di Ivrea.

Filippo Barbera è professore ordinario di Sociologia economica e del lavoro presso il Dipartimento CPS dell’Università di Torino e fellow presso il Collegio Carlo Alberto. Si occupa di innovazione sociale, economia fondamentale e sviluppo delle aree marginali. Scrive per “il manifesto”, fa parte del direttivo dell’associazione Riabitare l’Italia, è membro del Forum Disuguaglianze e Diversità e presidente dell’associazione Forward to: studi e competenze per scenari futuri. Tra le sue più recenti pubblicazioni Metromontagna (a cura di, con A. De Rossi, Donzelli 2021) e Contro i borghi (a cura di, con D. Cersosimo e A. De Rossi, Donzelli 2022).

Nazarena Lanza, agrotecnica e antropologa. Dopo sei anni tra Marocco e Senegal per la tesi di dottorato, rientra in Italia nel 2015 per coordinare le attività e i progetti Slow Food in Nord Africa e Medio Oriente. Appassionata di cibo, agricoltura e tradizioni locali, approfondisce alcune tra le filiere più rappresentative dell’area, considerandole innanzitutto come patrimoni culturali legati a tradizioni agricole locali. Di ritorno nel Biellese, dal 2019 coordina Slow Food Travel Montagne Biellesi, progetto di rete che coinvolge produttori, ristoratori, strutture ricettive, guide e associazioni del territorio. In parallelo partecipa alle attività dell’Ecomuseo Valle Elvo e Serra presso la Trappa di Sordevolo, dove impara a riabitare la montagna con il progetto Scuola Senza Pareti. Dal 2024 è coinvolta in Biella Città Arcipelago, progetto di rete territoriale volto ad avviare un percorso diffuso di rigenerazione del tessuto sociale e culturale biellese.

Enrico Giacopelli, architetto. Avigliana il 20.01.1959. Sposato con Laura Anglesio, padre di Pietro e Alberto. Residente a Ivrea per libera scelta dal 1986. Laurea in architettura (1984), specialità in “Architettura e Urbanistica per i Paesi in via di sviluppo” (1992), missioni di cooperazione universitaria in Congo Brazaville; cultore della materia di Urbanistica (1992-1996), borsista CNR (1994-1996), docente a contratto di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Torino (2007-2017). Titolare di G Studio Architetti con sede a Torino, attivo in Italie all’estero. Dal 1995 si dedica alla salvaguardia dell’architettura moderna di Ivrea: coordina il progetto Maam (1996-2001); restaura la ICO Centrale (2006 – Medaglia d’oro della Triennale di Milano e premio In-Arch 2009), tra il 2021 e 2023 progetta il restauro di Villa Rossi, stabilimento di Scarmagno, Scuola Media e stabilimento RTM di Vico Canavese. Appassionato di bici, vela e montagna. Lettore onnivoro.

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